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Esplorando PDND Interoperabilità: Segnali di variazione (Signal Hub)

Processo di distribuzione dei segnali di variazione (Signal Hub)

Il Signal Hub è l’integrazione di PDND Interoperabilità che permette agli aderenti di rimanere aggiornati se cambia un dato di loro interesse in una base dati della quale sono fruitori.

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In questo webinar vedremo una presentazione del funzionamento di Signal Hub ad alto livello, e un approfondimento sull'invio e la ricezione dei segnali, che comprenderà anche una dimostrazione pratica.

Ospiti
Salvatore Borgesi

Salvatore Borgesi

Junior Frontend Engineer

Paolo Manca

Paolo Manca

Senior Software Engineer

Le risposte alle vostre domande

Si, di 30 giorni

No, è assolutamente opzionale

No, il servizio non fa riferimento ad uno specifico descrittore ma bensì all’ E-service.

In questo caso non sarà possibile ne per l’erogatore depositare nuovi segnali, ne per il fruitore recuperare i segnali

Si raccomanda di una frequenza minima di una richiesta al giorno in modo da non “accumulare” segnali.

No, è necessario solo per i dati personali

No, basta avere una richiesta di fruizione in stato ACTIVE, e una analisi del rischio associata

Il fruitore deve interrogare attivamente le API (“short/long polling“)del servizio di recupero segnali (API /pull) ; ciascun fruitore deve implementarlo per ogni e-service per cui vuole ricevere aggiornamenti. Al momento non esiste un servizio a disposizione del fruitore che recepisce i segnali.

Si, l’objectId deve essere presente

Il fruitore può sfogliare gli eventi usando il signalId e dimensionando la riposta con il parametro size: Come recuperare i segnali | Manuale Operativo Signal Hub | PDND Interoperabilità | DevPortal

Al momento è prevista una retention dei segnali fissata a 30 giorni calcolati dal momento in cui il segnale entra nel sistema (quando l’erogatore lo invia).

Il fruitore, una volta recuperato il segnale, sa solo che è occorso un evento per un certo identificativo.

L’erogatore ordina i segnali per signalId crescente; il segnale con signalId maggiore è quello più recente.

Al momento non è pianificata nessuna integrazione tra SEND e Signal Hub.

Il segnale viene cancellato solo dopo 30 giorni a partire dal momento in cui è stato depositato dall’erogatore.

Il fruitore può leggerlo più di una volta, se necessario.

Il processo di calcolo dell'ObjectID deve essere descritto dall’erogatore nella documentazione dell’e-service; il calcolo deve essere conforme alle indicazioni presenti nella documentazione di Signal Hub e nell’allegato 4 delle evoluzione delle LL GG di Interoperabilità.

Rimandiamo alla guida, per informazioni relativa al funzionamento

Signal Hub è in fase di sperimentazione, al momento non ci sono erogatori che lo espongano ufficialmente.

Certamente. Nella lettura dei segnali è necessario che il fruitore sappia a quale signalId è arrivato; per evitare di rileggere segnali già elaborati dovrebbe salvare un dato “lastSignalIdProcessed” (per esempio) e partire da quello per le letture successive

Esatto. In questo modo il fruitore troverà sia i dati sia i criteri (hash, seme) per ottenere i segnali di variazione relativi agli stessi dati.


L’erogatore ha convenienza nel calcolarlo nel momento dell’invio del segnale, supponendo che i dati soggetti a variazione siano sempre minori dei dati totali. Potrebbe anche pre-calcolarlo in batch o secondo tempistiche proprie, adeguate al proprio caso d’uso.